

Sancta Maria de Pilli: una storia tutta toscana
La chiesa di Santa Maria de Castroveteri sorge a 473 metri s.l.m. su un sito di antiche origini, ubicato lungo la via Cassia Vetus o Clodia, abitato già in epoca etrusca e romana.
L’archeologo aretino Gian Francesco Gamurrini ricorda nelle sue carte manoscritte come presso la chiesa “in castro Pigli” fu rinvenuta nel 1803 o 1805 una pietra circolare con iscrizione, oggi perduta (Corpus Inscriptionum Etruscarum).
L’area del castrum et curtis de Pinli è stata tra Medioevo e Rinascimento oggetto di interesse e contesa tra i più influenti rappresentanti del potere civile ed ecclesiastico.
Nel XI secolo l’intera zona tra Piglie e Puliciano era possesso dei Marchesi del Monte di S. Maria. Sorta probabilmente nell’Alto Medioevo come chiesa di un castello, la cui attestazione presso Pilli risulta già nel 1079, S. Maria in Catroveteri compare documentata, sebbene indirettamente, dal 1182.
A questa data risale infatti la donazione di proprietà situate in Pilli da parte di Ronaldino di Mambilia dei Longobardi di Dorna alla Canonica di San Donato di Arezzo.
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